Viceministro in visita elettorale a scuola: esplode il caso e la preside-candidata ci mette una pezza

Il sottosegretario D’Eramo annuncia il passaggio all’Istituto Rozzi nella campagna pro-Antonetti, Casa del Popolo lancia l’indignazione generale e l’incontro salta

TERAMO – Non è decisamente fortunata l’esperienza dei sottosegretari di Governo in questa campagna elettorale delle amministrative a Teramo. Dopo la brutta figura rimediata da Giovanni Donzelli di Fratelli d’Italia che ha definito triste la città di Teramo rispetto a 20 anni fa, adesso ci mette pure Luigi D’Eramo a complicare la già difficile campagna del candidato sindaco Carlo Antonetti. Il viceministro dell’agricoltura leghista ha pensato bene di segnare nella sua agenda teramana di domani, oltre all’incontro con il ministro Matteo Salvini nella sede elettorale di Antonetti, anche una visita, alquanto inopportuna, all’istituto agrario Di Poppa-Rozzi della preside candidata di Futuro In, Caterina Provvisiero.

L’annuncio del programma dell’ex deputato del Carroccio ha scatenato subito polemiche, a sottolineare il grave sopruso istituzionale di una visita in una scuola superiore, in campagna elettorale e per di più a sostegno di un candidato sindaco. Tra queste quella veemente dei rappresentanti della Casa del popolo, che non sono stati teneri nei suoi confronti: “La scuola, gli alunni e l’istruzione tutta devono essere lasciati fuori da ogni dinamica politica e di propaganda – hanno scritto -. La scelta di aprire le porte di un istituto di educazione e formazione a un politico non è tollerabile! Chiediamo che la città tutta si opponga a questa vile scelta adottata dall’istituto“.

Ancora un boomerang lanciato dal fuoco amico sul candidato sindaco del centrodestra, non c’è che dire. Ma si sarebbe potuto anche rimediare all’autogol, magari con una ‘scusa’ istituzionale a motivare un rinvio della visita. E invece il centrodestra ha pensato bene di… raddoppiare, affidando il secondo… autogol nientedimeno che alla preside-candidata. Il suo comunicato successivo alla reazione di Casa del Popolo è una pezza peggiore del buco: “Non ci sarà alcun incontro istituzionale presso la sede del Polo agrario ‘Rozzi’ che dirigo – ha scritto la Provvisiero -. In origine era stata prevista una visita del sottosegretario di Stato all’Agricoltura, che tuttavia è stata rinviata proprio in considerazione della concomitanza elettorale. Pertanto, i fatti si sono incaricati di smentire qualsivoglia polemica strumentale”.

Della serie: “C’abbiamo provato ma siamo stati pizzicati“. Invece che scusarsi della grave gaffe, addirittura rincarano la già ricca dose di autolesionismo, definendo “strumentale qualsivoglia polemica“, ovvero la sacrosanta difesa di un ‘santuario’ apolitico, come dovrebbe esserlo, la scuola.

Sarebbe curioso conoscere le reazioni suscitate, all’interno di una coalizione tenuta con il nastro adesivo, non solo dalla gaffe del viceministro e della gaffe-bis della dirigente scolastica, ma anche di quel “improvvidamente diffuso” affibbiato dalla preside Provvisiero al ‘volantino’ con l’annuncio della visita di D’Eramo.